Due etti di passione e una bella manciata di impegno: la creatività tra grafica e cucina

La creatività è alla base di molte discipline e due, in particolare, hanno attirato la mia attenzione: grafica e cucina. Sì, due mondi che, ad un primo sguardo magari un po’ distratto, sembrano molto, troppo distanti ma che invece sono molto più simili del previsto. Grafica e cucina sono, infatti, due forme d’arte e, come tali, hanno alla base lo stesso principio: la creatività, ma non solo…

Tanto per realizzare un buon piatto quanto un logo o un manifesto ben riuscito, il processo mentale è lo stesso: l’analisi, l’ispirazione, i tentativi, le correzioni e la presentazione, per raggiungere un unico scopo, cioè la soddisfazione di chi abbiamo davanti, sia esso un critico enogastronomico o un cliente.

Queste due declinazioni dell’arte hanno in comune moltissimi elementi: l’abbinamento corretto tra i diversi ingredienti di un progetto e l’utilizzo dei giusti colori, sia nel mondo della comunicazione che in quello culinario, giocano un ruolo fondamentale perché, diciamocelo, chi vorrebbe assaggiare un cibo se non è invitante? Proprio la presentazione è spesso la chiave della buona riuscita di un progetto e, soprattutto, con la nuova e raffinata cucina gourmet; infatti, l’impiattamento dei cibi ha assunto un ruolo decisivo, con il suo stile elegante e ricercato, dove ogni goccia d’olio, ogni pennellata di salsa, ogni singolo elemento ha una precisa collocazione e funzionalità, non solo per una questione di gusto ma anche a livello cromatico; lo stesso vale per un progetto grafico, dove la struttura e il posizionamento di ogni elemento sono attentamente studiati.

Quindi la cucina, proprio come la grafica, non è soltanto la mera esecuzione di una ricetta, passaggio dopo passaggio, ma è tecnica e sperimentazione con gli ingredienti, per dare ad ogni piatto il proprio tocco personale, cercando di utilizzare gli spunti che l’ambiente circostante fornisce. Grazie a questo principio un artista è in grado di riproporre gli stessi elementi sempre in un modo diverso.

Se proviamo a dare a due grafici gli stessi strumenti, gli stessi pennelli o il medesimo obiettivo, state pur certi che non otterranno mai lo stesso risultato. Esattamente come due cuochi che si trovano ad utilizzare gli stessi ingredienti, non ci faranno assaggiare lo stesso, identico piatto.

Si può dire che, in entrambi i casi, ci saranno sfumature diverse di colore, di sapore, di equilibrio tra i vari elementi che compongono le rappresentazioni culinarie o i progetti grafici. Un piatto potrà essere più dolce o con una nota acida, caldo o freddo, di diverse consistenze; mentre un grafico potrà usare più o meno magenta, un tratto più leggero o uno più marcato, una font piuttosto che un’altra e ogni altro fattore che arrivi dalla sua creatività.

Ma, come nelle migliori ricette, c’è sempre un ingrediente segreto ed è il momento di svelarlo: si tratta della passione!

Che sia fatto tra i fornelli o davanti al computer (con l’immancabile tazza di caffè), la passione, mescolata accuratamente con l’impegno e la cura per i dettagli, rappresenta la marcia in più di ogni progetto. Perché ogni risultato artistico, in qualsiasi ambito, trasmette le sensazioni e le emozioni di chi l’ha creato.

 

Articolo di Giusi Bellino

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